Io e il Nido
Ho pubblicato la prima volta "Il Nido" sotto lo pseudonimo di Roger Moreno (con poca fantasia, visto che Moreno è il mio secondo nome!) per distinguere la mia attività di musicista da quella di scrittore. Contavo di avere due profili fb e due siti Internet, poi magari due blog e poi… diversi indirizzi e-mail, ecc.
Mi sono reso conto che non fa per me. Gestire troppa roba non è nelle mie corde. Quello che ad alcuni riesce così bene, a me genera ansia. Preferisco dedicare meno tempo a "saltare" da una "personalità" all'altra e dedicarlo ad attività più gratificanti.
Per questo motivo il secondo romanzo apparirà con il mio vero nome, e così tutti i successivi.
Anche Il Nido verrà pubblicato da ora in poi da Roger Annen.
Mi spiace per la confusione.
"Il Nido" (580 pag.) è ambientato a Caslano (Ticino), Lugano e in Val di Blenio. E' un'opera di fantasia. Un thriller con risvolti horror, pieno d'azione.
"Le Streghe di Serravalle" (650 pag.) si riallaccia alla vicenda del Nido, sviluppando però una trama autonoma e procede con le stesse modalità. Suspense e movimento.
I personaggi dei due romanzi sono ben delineati e si muovono all'interno della storia seguendo il proprio carattere.
Poiché i due volumi sono scritti in prima persona, alcune persone mi hanno chiesto quanto del protagonista appartenga a me. All'inizio esibivo il mio sorriso saputello, spiegando che si trattava puramente di fantasia, senza alcun riferimento alla realtà. Col tempo ho dovuto ammettere mio malgrado che la domanda era più che pertinente. A parte l'aspetto fisico (purtroppo!), Peter Phan presenta più somiglianze con la mia persona di quante mi farebbe piacere ammettere.
Amo i libri di Stephen King (non proprio tutti), Dean Koonz, Clive Cussler, Wilbur Smith… e altri. Non leggo solo thriller e horror, ma questo è il genere che mi coinvolge di più.
Nell'avvicinarmi alla stesura del Nido, non ho stilato una trama, ma mi sono lasciato condurre dai personaggi verso le loro singole destinazioni, facendoli agire ed interagire in base al loro carattere. E' stato facile. Non ho posto barriere né censure. Ad un certo punto, come un giocoliere che continua ad aumentare il numero di birilli che riesce a mantenere in volo, mi sono accorto che avrei anche potuto non fermarmi mai, che i personaggi avrebbero potuto continuare all'infinito lungo la strada che avevo indicato loro. Ho deciso di concludere la storia prima che diventasse ingestibile e che qualche birillo mi sfuggisse di mano.
Qualche traccia l'ho inconsapevolmente trascurata. Un paio di domande rimaste senza risposta. Sentieri che si perdono nel fitto bosco, dove la bruma serale confonde i contorni e induce chi osserva a chiedersi se sia più forte il desiderio o il timore di esplorarli.
Il romanzo successivo (Le Streghe di Serravalle) risponde solo in parte, lasciando aperta una porta. Dove conduca ancora non lo so. Del terzo volume non ho ancora scritto una parola, ma quando inizierò, uscirà di getto, come è successo per gli altri.
Nel frattempo mi dedico alla musica, ad altre storie e a ciò che mi piace, godendomi un illusorio riposo, mentre una piccola mano spettrale mi picchietta sulla spalla ed una voce sottile, da Bambino, sussurra: scrivi… scrivi. Tocca a me, ora.
11 dicembre 2017,
da un paio di mesi Il Nido e Le Streghe di Serravalle sono pubblicati dalla
Grafica Bellinzona SA con una nuova copertina, così come Notti Senza Luna (3 Racconti) e Lago Blu, che appartengono ad un altro genere.