Recensione di Eliana
Non ho mai amato i thriller ma accade che ci sia sempre un’eccezione. Accade che ci
s’imbatta in qualcosa che ci attrae inspiegabilmente portandoci in un labirinto di avventure che solo in apparenza sono eventi estranei: in realtà parlano di noi, dei nostri labirinti interiori, delle nostre parti ombra che emergono poco a poco svelando ciò che ha bisognodi essere riconosciuto.
Il protagonista Peter diventa la nostra guida, il faro che illumina una strada impervia
fatta di colpi di scena e misteri, metafore della nostra continua ricerca di significati e
risposte; guarigioni per antiche ferite e liberazioni da prigioni interiori.
All’origine di tutto un evento inaspettato: uno shock che crea una svolta, che apre un
varco e spinge ad indagare in profondità lungo il crinale sottile della dualità fra bene e male, indissolubilmente legati pur nel loro contrasto. Peter è la luce, il coraggio, l’innocenza;
Darko è il buio, la paura e la prigione.
Due personaggi e allo stesso tempo due principi universali che ci spingono in direzioni
opposte: l’anelito alla vita e la discesa agli inferi della schiavitù della mente. Due forze
contrapposte che s’intrecciano e si contendono la vittoria fino ad una scoperta inaspettata.
Un libro ricco di azione, di originale impatto, che provoca quella giusta tensione tra il
desiderio ardente di sapere come va a finire e il timore di scoprire verità scomode. Sullo
sfondo un bosco in cui rischiare di perdersi, una costruzione unica quanto inquietante e
indizi seminati lungo il percorso che già conducono verso il prosieguo della storia…
Eliana Nobili
Leggi le prime 100 pag. di Il Nido